Vorrei scrivere due parole sul subbuglio politico di questi giorni. Ritengo che le prossime elezioni politiche non avranno alcun vincitore ma un solo sconfitto: Silvio Berlusconi. E la sua sconfitta non è frutto della vittoria della controparte politica ma dei suoi stessi vassalli, i rifugiati Democristiani che ha allattato per un decennio e un’Alleanza Nazionale radicalmente modernizzata. Ma vorrei andare con ordine. Non voglio affrontare ora temi di merito sui Governi Berlusconi. Ho ovviamente un’opinione in proposito ma non è questo il luogo. Berlusconi ha vinto due elezioni. Ha avuto la maggioranza di voti e seggi. È stato il leader che ha fatto vincere la sua coalizione con grandissime abilità strategiche, grande profusione di finanze e un uso mirato dei media. Ha raccolto consensi trasversali dal ceto medio, dagli imprenditori, dai poteri forti, dal moderno proletariato. La maggioranza di chi delega la rappresentanza dei propri diritti in Parlamento lo ha scelto con libere elezioni.
Ma la domanda che io mi pongo è come ha fatto Berlusconi a diventare l’uomo più potente in Italia, in un paese che prima della seconda repubblica è sempre stato pluralista. Come si è potuto passare da un potere condiviso e frazionato ad un potere accentrato e monolitico? Ma sopratutto perchè gli altri poteri forti italiani non reclamano la loro parte? In Italia sono sempre esistiti una miriade di poteri forti. Il potere bancario, quello dei commercianti, quello della chiesa, quello degli industriali, quello degli enti locali, quello degli enti pubblici, etc. etc. Tutti abbarbicati ai loro privilegi che erano veri e propri poteri politici. Lo Stato allora erano tanti Stati, lo Stato aveva molti volti e nessun leader assoluto. Non c’erano il Re ed i suoi vassalli, ma tanti Re, ognuno con proprie giurisdizioni. Questa situazione era ben rappresentata nell’organizzazione politica della Democrazia Cristiana, dove il potere del partito era diviso per deleghe, ministeri, presidenze e segretariati. Con il terremoto di tangentopoli questo sistema di poteri pluralisti è stato spazzato via. Nessuno voleva più questo potere. Scottava troppo. Troppo pericoloso. Nei primi anni novanta, in Italia, c’erano partiti dove nessuno voleva sedersi sulla sedia di segretario. Metà della classe politica era indagata, metà dei poteri forti legati allo stato era indagata (solo il potere bancario e finanziario ne rimase fuori, ma questo sarà un altro capitolo). Chi stava fuori dalle aule di giustizia, cercava di stare nell’ombra e non dare nell’occhio. Il potere, pluralista e magnaccione, si nascose e sfuggì alle cariche pubbliche.
In quel periodo di sconvolgimenti solo un uomo ebbe il coraggio, la forza e la faccia tosta di ergersi a difensore di quei poteri forti di cui faceva parte. Solo che lui non si nascose. Silvio Berlusconi, imprenditore con la coscienza non immacolata, giocò il tutto e per tutto, con tutti i mezzi che aveva a disposizione, e vinse la contesa. Se avesse perso sarebbe stato un uomo finito. Ma in caso di vittoria gli spettava tutto il piatto e nessuno avrebbe detto mezza parola. Divenne l’uomo più potente d’Italia. Se lui non fosse sceso in politica il potere sarebbe stato riassegnato ai partiti di sinistra. Sarebbe finito in tante mani diverse, tanti uomini diversi. Il pluralismo si sarebbe riformato su basi diverse. Berlusconi era solo uno. Lui era il potere assoluto. I poteri forti rimasti in ombra lo riconobbero come loro Re, gli si asservirono e non lo contrastarono mai. Berlusconi con il suo movimento politico, Forza Italia, ereditò i voti della Democrazia Cristiana e del nord Italia Craxiano. L’Italia pluralista restò in soffitta e leccarsi le ferite. In silenzio. Asservita ma rancorosa.
Ma il tempo sana tutto e fa dimenticare la storia. Ora questi poteri sono tornati a battere cassa. Si sono rigenerati all’ombra di Berlusconi ma ora reclamano il potere che gli spettava un tempo. Mostrano le loro credenziali nobiliari. Vogliono ridividere quelle prerogative che Berlusconi aveva raccolto e protetto, facendole sue. I poteri forti legati alla vecchia Democrazia Cristiana, i vecchi sopravvissuti ed i giovani degli anni novanta, lasciati a quei tempi allo sbaraglio, si sono irrobustiti ed hanno un solo pensiero fisso. Forza Italia e il suo carnet di elettori. Un buon 20-22% delle preferenze che senza Berlusconi sarebbe orfano ed andrebbe altrove. A CHI ANDREBBERO A FINIRE TUTTI QUEI VOTI? CHI VUOLE FAR RINASCERE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA? CHI SONO I CONGIURATI DEL NUOVO GRANDE PARTITO DEL CENTRO? PERCHE' HANNO BISOGNO DI FAR FUORI IL LORO PROTETTORE? (fine prima parte)
Ma la domanda che io mi pongo è come ha fatto Berlusconi a diventare l’uomo più potente in Italia, in un paese che prima della seconda repubblica è sempre stato pluralista. Come si è potuto passare da un potere condiviso e frazionato ad un potere accentrato e monolitico? Ma sopratutto perchè gli altri poteri forti italiani non reclamano la loro parte? In Italia sono sempre esistiti una miriade di poteri forti. Il potere bancario, quello dei commercianti, quello della chiesa, quello degli industriali, quello degli enti locali, quello degli enti pubblici, etc. etc. Tutti abbarbicati ai loro privilegi che erano veri e propri poteri politici. Lo Stato allora erano tanti Stati, lo Stato aveva molti volti e nessun leader assoluto. Non c’erano il Re ed i suoi vassalli, ma tanti Re, ognuno con proprie giurisdizioni. Questa situazione era ben rappresentata nell’organizzazione politica della Democrazia Cristiana, dove il potere del partito era diviso per deleghe, ministeri, presidenze e segretariati. Con il terremoto di tangentopoli questo sistema di poteri pluralisti è stato spazzato via. Nessuno voleva più questo potere. Scottava troppo. Troppo pericoloso. Nei primi anni novanta, in Italia, c’erano partiti dove nessuno voleva sedersi sulla sedia di segretario. Metà della classe politica era indagata, metà dei poteri forti legati allo stato era indagata (solo il potere bancario e finanziario ne rimase fuori, ma questo sarà un altro capitolo). Chi stava fuori dalle aule di giustizia, cercava di stare nell’ombra e non dare nell’occhio. Il potere, pluralista e magnaccione, si nascose e sfuggì alle cariche pubbliche.
In quel periodo di sconvolgimenti solo un uomo ebbe il coraggio, la forza e la faccia tosta di ergersi a difensore di quei poteri forti di cui faceva parte. Solo che lui non si nascose. Silvio Berlusconi, imprenditore con la coscienza non immacolata, giocò il tutto e per tutto, con tutti i mezzi che aveva a disposizione, e vinse la contesa. Se avesse perso sarebbe stato un uomo finito. Ma in caso di vittoria gli spettava tutto il piatto e nessuno avrebbe detto mezza parola. Divenne l’uomo più potente d’Italia. Se lui non fosse sceso in politica il potere sarebbe stato riassegnato ai partiti di sinistra. Sarebbe finito in tante mani diverse, tanti uomini diversi. Il pluralismo si sarebbe riformato su basi diverse. Berlusconi era solo uno. Lui era il potere assoluto. I poteri forti rimasti in ombra lo riconobbero come loro Re, gli si asservirono e non lo contrastarono mai. Berlusconi con il suo movimento politico, Forza Italia, ereditò i voti della Democrazia Cristiana e del nord Italia Craxiano. L’Italia pluralista restò in soffitta e leccarsi le ferite. In silenzio. Asservita ma rancorosa.
Ma il tempo sana tutto e fa dimenticare la storia. Ora questi poteri sono tornati a battere cassa. Si sono rigenerati all’ombra di Berlusconi ma ora reclamano il potere che gli spettava un tempo. Mostrano le loro credenziali nobiliari. Vogliono ridividere quelle prerogative che Berlusconi aveva raccolto e protetto, facendole sue. I poteri forti legati alla vecchia Democrazia Cristiana, i vecchi sopravvissuti ed i giovani degli anni novanta, lasciati a quei tempi allo sbaraglio, si sono irrobustiti ed hanno un solo pensiero fisso. Forza Italia e il suo carnet di elettori. Un buon 20-22% delle preferenze che senza Berlusconi sarebbe orfano ed andrebbe altrove. A CHI ANDREBBERO A FINIRE TUTTI QUEI VOTI? CHI VUOLE FAR RINASCERE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA? CHI SONO I CONGIURATI DEL NUOVO GRANDE PARTITO DEL CENTRO? PERCHE' HANNO BISOGNO DI FAR FUORI IL LORO PROTETTORE? (fine prima parte)

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