giovedì 22 marzo 2007

Democrazia Cristiana

Leggiamo spesso che le forze politiche italiane di centro discutono come rifare una sorta di nuovo Grande Centro. L’UDC di Casini ha lasciato gli ex alleati della Casa delle Libertà. La Margherita, comodamente seduta al governo attende gli eventi. L’UDEUR di Mastella flirta neanche troppo di nascosto con Casini. Poi c’è Rotondi, il segretario delle Nuova Democrazia Cristiana, che porta un simbolo autorevole ma è poco incline alle mire di Casini e della Margherita (presto i falchi del partito faranno fuori Rutelli).

Ma se vi dicessi che il vero segretario della Democrazia Cristiana, con tanto di simbolo originale è un signor sconosciuto ai media: il signor Giuseppe Piazza? Che Giuseppe Piazza ha diffidato Rotondi ad usare nome e simbolo della D.C. e sia il tribunale di Roma, sia la corte d’appello gli hanno dato definitivamente ragione? E se dicessi che Giuseppe Piazza è in orbita Prodi da anni? E se dicessi che Giuseppe Piazza ha già tirato dalla sua Mastella ma soprattutto i Vescovi Italiani? E se dicessi che presto sentiremo parlare di Giuseppe Piazza e della Democrazia Cristiana? E se scrivessi che presto vedremo di nuovo la Democrazia Cristiana, seduta in parlamento? Che sia l’epilogo di una eredità contesa da quasi 15 anni? Vedremo chi avrà l’ultima parola, l’unica certezza è che son tanti a voler dire la loro.

Il regista occulto? Il vecchio Mino Martinazzoli, ultimo segretario della D.C., scioglie il partito macchiato da tangentopoli e fondo il Partito Popolare Italiano. Da li il centro si frammenta ma non perde identità. Il vecchio Mino rimane in disparte, dietro a Mariotto Segni, dietro la Margherita, dietro a Mastella, deluso da Rotondi, scompare ma a ben guardare riappare anche dietro a Giuseppe Piazza…

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