Prima parte: il Ministro Francesco Storace, ex Ministro della Salute, nasce come giornalista del Secolo d’Italia. Figlio adottivo di mamma Roma aderisce fin da ragazzo al Movimento Sociale Italiano, poi Alleanza Nazionale. Viene eletto deputato la nel 1994 e nel 1996, poi nell’aprile 2000 diventa presidente della Giunta Regionale del Lazio. E qui cominciano i primi guai. Storace mostra subito un grandissimo fascino per il potere e per le rivincite morali. Figlio degli anni settanta in cui lui e quelli del suo partito le prendevano dagli Autonomi e da quelli di Potere Operaio, decide che ora Roma e il Lazio devono essere trasformate piazzando ai posti giusti i suoi amici. Lui è il capo ora. Il nodo più interessante è la sanità regionale con un dominio assoluto di primari d’ospedale vicini alla sua corrente politica o conoscenti. Dura vita per i medici che la vedono diversamente e per gli abortisti. La sanità capitolina si incartapecora in interessi politici, cliniche private, privilegi e proibizionismo. Il massimo picco del suo potere avviene alla fine sul suo mandato alla sua poltrona regionale. Nel 2005 mette su un impianto di spionaggio dei suoi rivali politici che farebbe invidia al Watergate di Nixon. Francesco Stor-haker, come lo soprannominerà la sua ex sodale Alessandra Mussolini, nega ancora tutto, ma intercettazioni, affiliazioni e sospetti sono un fardello pesante. Lo stesso anno si consuma dentro il suo partito, Alleanza Nazionale, una notte di lunghi coltelli tra la sua corrente “Destra Sociale” (insieme a Alemanno, Urso, Matteoli e Nania) contro gli altri (La Russa e Gasparri), considerati vicini al leader Fini, considerato debole e traditore della “Linea di Fiuggi”. Ci furono accuse e insulti ma Fini represse lo scontro nel sangue, facendo piazza pulita di tutti i colonnelli, azzerando le cariche del partito e restando l’unico e incontestabile faraone. Destra Sociale venne sciolta ufficialmente quando Storace sconfitto alla carica di presidente della Regione Lazio chiede in cambio una poltrona di ministro, la sua tanto amata Sanità. Gasparri si oppone alla sua entrata al governo e vincola la sua permanenza alle Comunicazioni alle decisioni di Berlusconi. Storace entra nel governo, Gasparri esce e viene sciolta Destra Sociale. Ora Il ministro ha campo libero.

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